Piombaggine, Cerato – Simbologia dei Fiori di Bach
Piombaggine, Cerato è uno dei Fiori di Bach, metodo che oltre alle applicazioni in terapia è interessante per la simbologia sottostante. I Fiori di Bach sono applicati principalmente per una similitudine emozionale, ma evidenziano similitudini anche con miti, leggende e simboli. Nelle piante medicinali la teoria delle segnature del rimedio ha costituito a lungo nella storia della medicina un cardine per la comprensione dell’azione medicamentosa. La comunicazione tramite simboli ha rappresentato nel passato e rappresenta nel presente un particolare canale di informazione.
Piombaggine, Cerato:
Il nome Piombaggine deriva dall’ antico uso di questa pianta utile contro l’avvelenamento da piombo o saturnismo: encefalopatia, eretismo sichico, anemia midollare, cefalea, nefropatia, colore cinereo del volto, neuropatia da demielinizzazione e oligospermia. La morte di personaggi famosi come Beethoven e Goya, o i disturbi mentali di Van Gogh, sono stati attribuiti a saturnismo. Per i pittori si presume che l’intossicazione cronica sia dovuta al loro contatto con i colori: Goya inumidiva i pennelli con la bocca. Recentemente anche la morte del Caravaggio e i suoi disturbi caratteriali sono stati attribuiti al saturnismo. Anche gli imperatori romani Tiberio, Caligola, Domiziano, Commodo e per alcuni Nerone erano forse affetti da saturnismo.
Piombaggine, Cerato è stata usata per tingere, in passato, i tintori che ne facevano uso non potevano restare esposti alla bollitura oltre 6 ore perché gli effluvi determinavano una malattia detta “caro” denotata dai sintomi: cefalgia, eretismo psichico e nevriti dolorose. Il “caro” è caratterizzata da similitudine con il quadro sintomatologico del saturnismo. La similitudine è considerata la base prescrittiva per la somministrazione di preparazioni omeopatiche.
La plumbagina, un derivato del naftochinone isolato da una specie di Piombaggine ovvero Plumbago zeylanica è sotto studio come antitumorale. Il fiore tubiforme di Plumbago, Cerato è di colore blu-azzurro e originario dell’Himalaya, o meglio del Tibet. Con questa pianta E.Bach fece un’eccezione alla regola di usare solo erbe selvatiche locali. Ogni petalo del fiore nel Plumbago Cerato ha un’antenna, un sottile e corto filamento che fuoriesce dal petalo, come se dovesse cogliere qualcosa nello spazio intorno.
I Fiori di Bach non sono prescritti tramite la simbologia o tramite diagnosi cliniche di medicina convenzionale, ma attraverso la descrizione della sofferenza emozionale espressa dal paziente secondo il principio della similitudine. Prescrivere Piombaggine, Cerato soltanto per la simbologia pertanto contrario al metodo oltre che scarsamente efficace. La simbologia aiuta però a comprendere il senso biologico del rimedio.
La conoscenza corretta dei Fiori di Bach e delle sue basi metodologiche sono la premessa per l’uso dei rimedi da parte del medico. La presente descrizione non costituisce infatti un supporto all’autosomministrazione, ma consente una maggiore consapevolezza del lavoro svolto dai rimedi. Pertanto è consigliabile che a prescrivere i Fiori di Bach sia un medico. L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici che praticano l’ omeopatia e l’agopuntura, sono una indicazione per il paziente sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore. La terapia con i Fiori di Bach non si contrappone alle linee guida della medicina convenzionale. Al contrario stabilisce con esse una virtuosa sinergia e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott. Fabio Elvio Farello, Fiori di Bach a Roma
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