Gastrite e fiori di Bach

Gastrite e fiori di Bach

Gastrite e fiori di Bach
Gastrite e fiori di Bach

I fiori di Bach si applicano  nel trattamento della gastrite sopratutto nelle forme stress correlate per modulare la risposta neurovegetativa e emotiva. Il trattamento convenzionale della gastrite non viene per questo sostituito dai fiori di Bach, ma integrato per gli aspetti di loro pertinenza. La gastrite si evidenzia con sintomi caratteristici ovvero dolore allo stomaco, nausea, vomito, febbre, dispepsia, emorragia, disappetenza.  Le forme croniche di gastrite si manifestano con sintomatologia a comparsa graduale e protratta o recidivante nel tempo. Le forme acute hanno un esordio brusco e intenso. Per la diagnosi di gastrite è necessaria oltre la visita una gastroscopia endoscopia con eventuale prelievo bioptico. La gastroscopia pur non essendo un esame gradito dai pazienti, esso è necessario  per comprendere la cause della malattia e per escludere sopratutto situazioni più impegnative come l’ulcera gastrica o la neoplasia gastrica.

Il trattamento farmacologico della gastrite si avvale degli inibitori della pompa protonica come: esomeprazolo, pantoprazolo, omeprazolo. Anche gli antiacidi come sali di magnesio e alluminio, magaldrato, bismuto colloidale, sucralfato sono utilizzati e completano il trattamento.  In caso di gastrite la presenza di Helicobacter pylori   determina in medicina convenzionale  la eradicazione con uno schema di antibiotici. I fiori di Bach hanno un ruolo utile in tutte le malattie stress correlate.  I fiori di Bach   estrinsecano un’azione sulla risposta adattativa a stress, modulando il sistema neurovegetativo.   In associazione al trattamento  è consigliabile anche inquadrare l’ alimentazione e lo stile di vita del paziente. Il metodo della nutrizione clinica, permette di valutare l’ alimentazione  coerente con la gastrite, il turn over idrico e la somministrazione di sistemi tampone. Questa procedura implementa l’efficacia di ogni trattamento.

La gastrite è una delle malattia psicosomatica e si manifesta in un campo emozionale caratterizzato dall’alternanza tra iperiflessione e iporiflessione.  I fiori di Bach nel trattamento devono esser selezionati  considerando i campi emozionali e i conflitti biologici risentiti dal paziente, determinanti nell’insorgenza di questa patologia.  Il trattamento con i fiori di Bach è preceduto dalla visita, nella quale viene esposta la sofferenza emozionale del paziente e la sua storia. Sono però altrettanto oggetto di valutazione le eventuali altre malattie fisiche patite dal paziente. L ‘organotropismo dei fiori di Bach scelti per il trattamento deve essere  infatti coerente con l’ anamnesi del paziente. Parte integrante della valutazioni sono sia le analisi strumentali, di laboratorio e in particolare la gastroscopia con valutazione bioptica. Inoltre il paziente a cui si somministrano i fiori di  Bach potrebbe assumere  terapia medica di cui è necessario valutare l’interferenza e integrazione con la somministrazione dei fiori di Bach. Pertanto è preferibile che ha prescrivere la terapia con i Fiori di Bach sia sempre un medico in modo da potere correttamente valutare ogni interazioni tra situazione fisica e emozionale. La conoscenza dell’omeopatia per il medico che prescrive i fiori di Bach è  fordamentale per una corretta applicazione di questi rimedi. L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici che praticano l’omeopatia, sono una indicazione per il paziente sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore. La terapia con i Fiori di Bach non si contrappone alle linee guida della medicina convenzionale. Al contrario  stabilisce con esse una virtuosa sinergia e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.

Dott. Fabio Elvio Farello, Fiori di Bach  a Roma

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